Topologia discreta

Uno spazio topologico X {\displaystyle X} ha la topologia discreta quando tutti i sottoinsiemi di X {\displaystyle X} sono aperti. Le seguenti sono altre definizioni equivalenti:

  • tutti i sottoinsiemi di X {\displaystyle X} sono chiusi;
  • tutti i punti di X {\displaystyle X} sono aperti.

La topologia discreta è la più fine fra le topologie di un insieme. All'estremo opposto troviamo la topologia banale che è la meno fine. La topologia discreta può essere considerata come la "topologia naturale" di un insieme, in cui i punti sono tutti "staccati" l'uno dall'altro.

Proprietà

  • Assegnando ad ogni coppia di punti di un insieme la seguente distanza:
d ( x , y ) = { 0 , se  x = y , 1 , se  x y , {\displaystyle d(x,y)={\begin{cases}0,&{\mbox{se }}x=y,\\1,&{\mbox{se }}x\neq y,\end{cases}}}

otteniamo così uno spazio metrico con topologia discreta (questa metrica si chiama metrica discreta). Quindi la topologia discreta è metrizzabile, ovvero indotta da una metrica.

  • La topologia discreta soddisfa tutti gli assiomi di separazione.
  • Ogni funzione definita su uno spazio discreto (a valori in un qualsiasi spazio topologico) è continua.
  • Uno spazio discreto è totalmente sconnesso. Notiamo che esistono spazi totalmente sconnessi con topologia non discreta, ad esempio i numeri razionali o l'insieme di Cantor.
  • Uno spazio discreto è compatto se e solo se è finito.
  • Uno spazio discreto è omogeneo: i punti sono indistinguibili.
  • Gli spazi discreti a meno di omeomorfismo sono classificati dalla loro cardinalità. Ad esempio, ogni spazio discreto numerabile è omeomorfo all'insieme dei numeri interi.

Bibliografia

  • Edoardo Sernesi, Geometria 2, Torino, Bollati Boringhieri, 1994, ISBN 978-88-339-5548-3.

Voci correlate

  • Topologia banale
  • Cardinalità
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