William Borah

William Borah

Senato degli Stati Uniti dall'Idaho
Durata mandato4 Marzo 1907 –
19 Gennaio 1940
PredecessoreFred Dubois
SuccessoreJohn W. Thomas

Presidente della Commissione del Senato per le Relazioni Estere
Durata mandato1 Dicembre 1924 –
3 Marzo 1933
PredecessoreHenry Cabot Lodge
SuccessoreKey Pittman

Decano del Senato degli Stati Uniti
Durata mandato4 Marzo 1933 –
19 Gennaio 1940
PredecessoreReed Smoot
SuccessoreEllison D. Smith

Dati generali
Partito politicoPartito Repubblicano e Silver Republican Party
FirmaFirma di William Borah

William E. Borah (Fairfeld, 29 giugno 1865 – Washington, 19 gennaio 1940) è stato un politico statunitense, senatore per l'Idaho.

Fu una delle figure più rilevanti nella Storia dell'Idaho. Un progressista che servì il suo Paese dal 1907 alla sua morte, avvenuta nel 1940, Borah viene spesso considerato un isolazionista, essendo stato uno dei leader del gruppo informale di senatori statunitensi, detto degli "irreconciliabili", che non vollero l'adesione degli Stati Uniti al Trattato di Versailles del 1919, che avrebbe portato gli Stati Uniti a far parte della Società delle Nazioni.

I suoi antenati giunsero in America verso il 1760, combatterono nella guerra d'indipendenza americana, spostandosi poi verso ovest.

Biografia

Borah nacque a Jasper Township, un comune rurale dell'Illinois, nella contea di Wayne, vicino a Fairfield, il 29 giugno 1865 in una grossa famiglia di agricoltori, figlio di Elizabet West e di William Nathan Borah[1], settimo di dieci figli e il terzo maschio.[2] Era un lontano parente di Katharina von Bora, la suora tedesca che, lasciato l'abito monacale, si convertì al luteranesimo e sposò nel 1525 Martin Lutero.

Studiò presso l'Università del Kansas, divenendo avvocato nell'Illinois, dopo aver cercato opportunità maggiori nell'Idaho. Ben presto si distinse nella sua professione e poi nella politica dello stato e dopo l'insuccesso nelle elezioni alla Camera dei Rappresentanti del 1896 e quello per la carica di senatore degli Stati Uniti nel 1903, fu eletto al Senato degli Stati Uniti nel 1907. Prima di essere eletto nel dicembre di quell'anno, fu coinvolto in due importanti casi giudiziari. Uno di questi riguardava il processo per cospirazione e omicidio contro Big Bill Haywood che gli fece acquisire fama, malgrado Borah – che nella causa rappresentava l'accusa e gli interessi delle grandi società terriere e del legname – perse la causa.[3] L'altro, un procedimento contro di lui per frode agricola, che lo fece apparire vittima di persecuzione politica ancor prima della sua assoluzione.

Nel Senato, Borah divenne uno dei progressisti che attaccarono le politiche del Presidente Taft, sebbene Borah avesse rifiutato di sostenere l'ex presidente Theodore Roosevelt nel confronto elettorale contro Taft nel 1912. Borah votò con riluttanza, nel 1917, a favore dell'intervento degli Stati Uniti d'America nella prima guerra mondiale e, una volta che questa fu conclusa, egli si batte contro l'adesione al Trattato di Versailles, che il Senato degli Stati Uniti non ratificò. Rimanendo un anticonformista, Borah spesso combatté contro i presidenti repubblicani in carica tra il 1921 e il 1933, benché Coolidge gli avesse offerto di farne il suo compagno nella competizione elettorale del 1924. Nel 1928 Borah sostenne la campagna presidenziale di Hoover, cosa che egli fece raramente per un candidato presidenziale e che dopo questo caso non fece mai più.

La statua di William Edgar Borah nella National Statuary Hall Collection nel Campidoglio.

Privato della sua carica come Presidente della Commissione del Senato per i rapporti con l'estero quando i democratici presero il controllo del Senato nel 1933, Borah fu d'accordo con alcune leggi del New Deal, ma si oppose ad altre. Egli corse per la nomination repubblicana alle elezioni presidenziali del 1936, ma i tradizionali membri del partito non erano inclini a permettere a un anticonformista di lunga data di essere il candidato del partito alle elezioni presidenziali. Negli ultimi anni egli pensò di essere in grado di sistemare le controversie in Europa incontrando Hitler; benché questo incontro non sia mai avvenuto, la sua propensione al medesimo non giovò alla sua reputazione storica. Borah morì nel 1940.

Vita privata

All'inizio del 1887 Borah contrasse la tubercolosi, della quale guarì grazie alle cure prestategli dalla sorella.

Nel 1895 Borah sposò la figlia del Governatore dell'Idaho William J. McConnell, di cui era segretario, Mary McConnell. Il matrimonio durò fino alla morte di Borah, ma la coppia non ebbe figli.[1]

Note

  1. ^ a b Robert James Maddox, Borah, William Edgar, su anb.org, American National Biography Online, febbraio 2000. URL consultato il 26 giugno 2016.
  2. ^ McKenna, pp. 5–6
  3. ^ Louis Adamic, Dynamite : the story of class violence in America, AK Press, 2008, ISBN 978-1-904859-74-1, OCLC 301745497. URL consultato il 7 marzo 2023.

Bibliografia

  • (EN) LeRoy Ashby, The Spearless Leader: Senator Borah and the Progressive Movement in the 1920s, Urbana IL, University of Illinois Press, 1972, ISBN 978-0-252-00220-5.
  • (EN) Waldo W. Braden, Some Illinois Influences on the Life of William E. Borah, in Rivista of the Illinois State Historical Society, vol. 40, n. 2, giugno 1947, pp. 168–175, JSTOR 40188261.
  • (EN) Rufus G. Cook, The Political Suicide of Senator Fred T. Dubois of Idaho, in The Pacific Northwest Quarterly, vol. 60, n. 4, ottobre 1969, pp. 193–198, JSTOR 40488686.
  • (EN) David H. Grover, Borah and the Haywood Trial, in Pacific Historical Review, vol. 32, n. 1, febbraio 1963, pp. 65–77, DOI:10.2307/4492129, JSTOR 4492129.
  • (EN) William K. Hutchinson, News Articles on the Life and Works of Honorable William E. Borah, Late a Senator from the State of Idaho, Washington DC, United States Government Printing Office, 29 febbraio 1940.
  • (EN) Claudius O. Johnson, When William E. Borah Was Defeated for the United States Senate, in The Pacific Historical Review, vol. 12, n. 2, Giugno 1943, pp. 125–138, DOI:10.2307/3634181, JSTOR 3634181.
  • (EN) Claudius O. Johnson, William E. Borah: The People's Choice, in The Pacific Northwest Quarterly, vol. 44, n. 1, gennaio 1953, pp. 15–22, JSTOR 40486998.
  • (EN) Robert James Maddox, Keeping Cool with Coolidge, in The Rivista of American History, vol. 53, n. 4, March 1967, pp. 772–80, DOI:10.2307/1893991, JSTOR 1893991.
  • (EN) Robert James Maddox, William E. Borah and American Foreign Policy, Baton Rouge, Louisiana State University Press, 1969, ISBN 978-0-8071-0907-6.
  • (EN) Marian C. McKenna, Borah, Ann Arbor MI, The University of Michigan Press, 1961, OCLC 456617.
  • (EN) Christopher McKnight Nichols, Promise and Peril : America at the Dawn of a Global Age, eBook, Cambridge MA, Harvard University Press, 2011, ISBN 978-0-674-06118-7.
  • (EN) John Chalmers Vinson, William E. Borah and the Outlawry of War, Athens GA, The University of Georgia Press, 1957, OCLC 484484.
  • (EN) John D. Weaver, The Senator and the Sharecropper's Son: Exoneration of the Brownsville Soldiers, College Station, Texas, Texas A&M University Press, 1997, ISBN 978-0-89096-748-5.

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Collegamenti esterni

  • (EN) National Statutory Hall – U.S. Capitol
  • (EN) Biography UMKC Law School – biografia di William Borah
  • (EN) History News Network – The West: The Lion of Idaho ... William E. Borah, More Than a "Little American"
  • (EN) A Lion Among the Liberals: William Edgar Borah and the rise of New Deal Liberalism
Controllo di autoritàVIAF (EN) 10081991 · ISNI (EN) 0000 0000 8356 2711 · LCCN (EN) n50045732 · GND (DE) 123386985 · BNF (FR) cb145131045 (data) · J9U (ENHE) 987007275945005171
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