Omar Souleyman

Abbozzo cantanti
Questa voce sull'argomento cantanti è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Omar Souleyman
NazionalitàBandiera della Siria Siria
GenereDabka
Periodo di attività musicale1994 – in attività
Sito ufficiale
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Omar Souleyman (in arabo عمر سليمان?; Tell Tamer, 1966) è un cantante siriano.

Il suo genere musicale è una versione elettronica della dabka, musica tradizionale mediorientale[1].

Biografia

Nato nel villaggio di Tell Tamer vicino alla città di Ra al-'Ayn nella regione nord-orientale della Siria, inizia la sua carriera negli anni novanta come cantante ai matrimoni nella provincia di Hassaké, registrando centinaia di cassette dal vivo distribuite a livello locale. L'artista viene notato dal produttore e musicista californiano di origini irachene Mark Gergis[2], che nel 2006 pubblica Highway to Hassake, una raccolta di brani di Souleyman per l'etichetta Sublime Frequencies.

Da allora l'artista siriano è stato invitato a esibirsi in numerosi festival internazionali (festival di Glastonbury, Chaos in Tejas, Paredes de Coura, Way Out West festival di Göteborg, Roskilde Festival, One Love Festival di Istanbul, C2C di Torino, Sónar Barcelona ecc) e ha suonato al Nobel Peace Prize Concert di Oslo nel dicembre 2013.

Nel 2011 ha realizzato tre remix dall'album Biophilia di Björk inseriti all'interno delle Crystalline Series.

Il 17 novembre 2021 viene arrestato dalle forze di polizia turche nella città di Urfa, al confine con la Siria, con l'accusa di essere membro del PKK, formazione paramilitare curda considerata organizzazione terroristica dal governo turco[3][4].

Discografia

  • Highway to Hassake (compilation) (Sublime Frequencies, 2006)
  • Dabke 2020 (compilation) (Sublime Frequencies, 2009)
  • Jazeera Nights (compilation) (Sublime Frequencies, 2010)
  • Haflat Gharbia - The Western Concerts (2LP, compilation) (Sublime Frequencies, 2011)
  • Leh Jani (2LP, ristampa) (Sham Palace, 2011)
  • Wenu Wenu (Ribbon Music, 2013)
  • Bahdeni Nami (Monkeytown, 2015)
  • To Syria With Love (Mad Decent, 2017)
  • Shlon (Mad Decent, 2019)

Note

  1. ^ Omar Souleyman, il profeta della dabke techno siriana al Locomotiv Club, in Il Fatto Quotidiano, 13 marzo 2014. URL consultato il 1º settembre 2016.
  2. ^ OMAR SOULEYMAN – Love him or hate him, in andymorganwrites.com, 10 gennaio 2011. URL consultato il 1º settembre 2016.
  3. ^ (TR) Gazete Duvar, Sanatçı Omar Souleyman Urfa’da gözaltına alındı, su gazeteduvar.com.tr, 17 novembre 2021. URL consultato il 17 novembre 2021.
  4. ^ Turchia: arrestato noto cantante siriano per 'terrorismo' - Mondo, su Agenzia ANSA, 17 novembre 2021. URL consultato il 17 novembre 2021.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Omar Souleyman

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su omarsouleyman.bandcamp.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Omar Souleyman, su Bandcamp. Modifica su Wikidata
  • (EN) Omar Souleyman, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Omar Souleyman, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (EN) Omar Souleyman, su SoundCloud. Modifica su Wikidata
  • (EN) Omar Souleyman, su Genius.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Omar Souleyman, su Billboard. Modifica su Wikidata
  • (EN) Omar Souleyman, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 44636700 · ISNI (EN) 0000 0000 7849 5526 · Europeana agent/base/115959 · LCCN (EN) no2008039794 · BNF (FR) cb15854050s (data)
  Portale Biografie
  Portale Musica