Museum für angewandte Kunst

Museo delle Arti Applicate MAK
Ingresso del museo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Austria Austria
LocalitàVienna
IndirizzoStubenring 5, 1010 Wien
Coordinate48°12′27.61″N 16°22′52.93″E48°12′27.61″N, 16°22′52.93″E
Caratteristiche
TipoArtigianato, dal Gotico fino ad oggi; Architettura contemporanea; Arte contemporanea
Istituzione1864
FondatoriRudolf Eitelberger
Apertura12 maggio 1864
DirettoreChristoph Thun-Hohenstein, Lilli Hollein, Richard Ernst e Ignaz Schlosser
Sito web
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Il Museo delle arti applicate (in tedesco: Museum für angewandte Kunst, da qui conosciuto anche con l'acronimo "MAK") è uno storico e prestigioso museo situato a Vienna, sulla celebre Ringstraße. L'edificio fu eretto nel 1871. Dal 2004, il museo è illuminato di sera dall'installazione permanente all'aperto "MAKlite", opera dell'artista internazionale di land art James Turrell. Nel 2015 il MAK è stato il primo museo ad acquistare un'opera d'arte (lo screensaver di van den Dorpel "Event listeners")[1] con Bitcoins.[2] Con oltre 300.000 pezzi accessibili online, il MAK ha la più grande collezione online di tutti i musei federali austriaci. Durante la visita al museo, l'audioguida può essere utilizzata come app Web su un telefono cellulare.[3]

Storia

Venne fondato nel 1863 come museo per l'arte e l'industria. Successivamente, nel 1867 accanto all'edificio del museo si costituì la Scuola di artigianato (oggi Università di arti applicate, Universität für angewandte Kunst Wien), e la formazione teorica e pratica vennero così unificate. A partire dal 1986 la politica museale si è notevolmente diversificata sotto la direzione di Peter Noever, postando il baricentro sulla collezione di opere dei vari movimenti artistici e architettonici succedutisi negli anni. Nel 1993 il museo è stato restaurato e ampliato, ogni sala è stata modernizzata.

Collezione

Il Museo custodisce mobili e arredi (manufatti in vetro, porcellana, tessuto, legno e metalli preziosi) realizzati dal Medioevo all'epoca contemporanea (non mancano artisti di prestigio quali Donald Judd, James Turrell, Gordon Matta-Clark), oltre che modelli in scala di edifici realizzati da architetti contemporanei.

Seguendo un criterio funzionale, la collezione è suddivisa in differenti parti:

  • La collezione di esposizione si compone di opere artigianali ordinate cronologicamente e in base alla loro origine. Tra le opere importanti è opportuno menzionare i mobili della Wiener Werkstätte, le sedie delle aziende Thonet e Kohn, i disegni di Gustav Klimt per un fregio musivo per il Palazzo Stoclet a Bruxelles, la stanza in porcellana di Palazzo Dubsky a Brno realizzata da Claudius Innocentius du Paquier, vetri veneziani, porcellane, tappeti e opere di oreficerie.
  • La collezione di studio invece è costituita da manufatti artigianali categorizzati in base al loro materiale e alla loro funzione. Le opere più importanti sono oggetti di stampa artistica giapponese/Ukiyo-e e la "Frankfurter Küche" ("cucina di Francoforte") della architetta viennese Margarete Schütte-Lihotzky che ha rivoluzionato i principi del funzionalismo.

Nel seminterrato sono esposte le collezioni individuali. Il resto dello spazio espositivo è occupato da mostre temporanee. Al pianterreno sono esposte la maggior parte delle collezioni permanenti, mentre al primo piano sono esposte le opere appartenenti alla Wiener Werkstätte. Il secondo piano, invece, è dedicato all'architettura ed al design contemporanei.

La biblioteca del MAK è dedicata alla letteratura sulle arti applicate dal Cinquecento fino ad oggi, e gestisce una collezione di manoscritti, stampe, foto e acquarelli dal Quattrocento fino ad oggi.

Inoltre il MAK offre al pubblico tramite MAK Sammlung online[4] parzialmente la possibilità di libero accesso alla raccolta.

Le sezioni staccate del MAK

  • Vienna
MAK-deposito d'arte contemporanea - Torre contraerea all'interno dell'Arenbergpark (chiuso)
Geymüllerschlössel (Palazzo in stile Biedermeier)
Il MAK nello spazio urbano (sculture di artisti contemporanei in piazze pubbliche come "Lemurenköpfe" di Franz West)
  • Repubblica Ceca
Museo Josef Hoffmann (casa di nascita e esposizione permanente sul architetto), Brtnice.
  • Stati Uniti
MAK Center for Art and Architecture[5], Los Angeles.

MAK digitale

L'offerta digitale del MAK è ampia. I dati relativi alle collezioni o le pubblicazioni interne vengono messi a disposizione per le attività di ricerca in modo trasparente e strumenti come MAK Digistories o MAK Blog forniscono informazioni su un'ampia varietà di argomenti. L'audioguida è fornita gratuitamente sotto forma di app.

  • Collezione Online (oltre 300.000 risultati relativi a oggetti e persone)
    • MAK Pubblicazioni
  • Storie
    • Blog MAK
    • MAK Digistories
    • MAK Design LAB
    • MAK Audioguida
    • Tour in 3D e storie su Gustav Klimt su Google Arts & Culture
    • Digital Life Literacy
  • Giochi
    • World Wide Wonderland
    • MIX MAK
  • Audio
    • MAK Nachdenkereien
  • Video

Note

  1. ^ Harm van den Dorpel , Event Listeners
  2. ^ MAK Vienna Becomes First Museum to Use Bitcoin to Acquire Art, a Harm van den Dorpel
  3. ^ MAK-Guide
  4. ^ (EN) Sito collezione MAK online
  5. ^ (EN) Sito ufficiale MAK Center

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni

  • (EN) Sito ufficiale, su mak.at. URL consultato il 27 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2010).
  • Collezione MAK Online
  • MAK Audio-Guide
  • MAK Pubblicazioni
  • MAK Design Shop
  • Google Ats & Culture: MAK
  • Il museo nel sito ufficiale dell'Ambasciata d'Austria in Italia [collegamento interrotto], su bmeia.gv.at.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 131256403 · ISNI (EN) 0000 0001 1957 6905 · BAV 494/14839 · ULAN (EN) 500213938 · LCCN (EN) n80095576 · GND (DE) 10174144-3 · J9U (ENHE) 987007303219405171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80095576
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