Manshūkoku Hikōki Seizo

La Manshūkoku Hikōki Seizo, in inglese Manchuria Airplane Manufacturing, era una industria aeronautica dello stato fantoccio del Manciukuò, attiva dal 1938 al 1945.

Emblema della Manchurian Aircraft Manufacturing Company

Storia

Venne fondata nel 1938 sotto la supervisione del Governo giapponese.[1] Utilizzata come filiale della azienda aeronautica Nakajima. Lo stabilimento più importante si trovava ad Harbin (Manciuria).

La Manshū dal 1941 al 1945 produsse circa 2.196 aerei e circa 2.168 motori.[1] L'azienda durante il secondo conflitto mondiale riparò molti velivoli dell'aviazione militare del Manchukuo e dell'Aeronautica militare dell'esercito Imperiale Giapponese di stanza a Manchukuò.

Nel 1945 l'Armata Rossa confiscò la fabbrica e l'equipaggiamento dell'azienda riportando tutto in Unione Sovietica.

Produzione autorizzata

Manshū produsse una varietà di velivoli giapponesi con accordi di produzione su licenza:

  • Kawasaki Ki-10

Altri velivoli

La fabbrica creò un certo numero di aerei in modo indipendente:

  • Manshū Hayabusa I, II, e III
  • Manshū Ki-79 (Nakajima Ki-27)
  • Manshū Ki-71
  • Manshū Ki-98

Restarono tutti sulla carta, tranne il Ki-97 che raggiunse la produzione di massa.[2]

Note

  1. ^ a b Francillon, 1979, p. 22.
  2. ^ Francillon, 1979, p. 486.

Bibliografia

  • (EN) Rene Francillon, Japanese Aircraft of the Pacific War, Annapolis, Naval Institute Press, 1979, ISBN 0-87021-313-X.
  • (EN) Bill Gunston, Illustrated Directory of Fighting Aircraft of World War II, Zenith Press, 1999, ISBN 0-7603-0722-9.

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