Durante la corsa poi vinta da Kenny Roberts, giunto così al terzo successo consecutivo nelle prime tre gare della stagione, un grave incidente è occorso al pilota britannico Barry Sheene a cui hanno dovuto amputare il mignolo sinistro[1]. Già nelle prove un altro pilota si era infortunato gravemente, il francese Christian Sarron che sarà assente per tutto il resto della stagione.
La pole position era stata ottenuta da Marco Lucchinelli con un distacco non usuale su tutti gli altri, di quasi 2 secondi[2]: in gara il pilota italiano ha dovuto accontentarsi del terzo posto, preceduto anche da Randy Mamola.
La nuova stagione dei sidecar vede un ritorno alla tradizione: è soppressa la classe B2B (quella dei prototipi "moderni" di ispirazione automobilistica) e c'è quindi un unico titolo in palio. In questa prima gara la lotta per la vittoria è circoscritta agli equipaggi Rolf Biland-Kurt Waltisperg e Alain Michel-Paul Gérard, che si alternano al comando durante la corsa, finché nelle ultime fasi Michel subisce un problema al cambio che lo fa scivolare all'ottavo posto. Biland (nº 1) così trionfa davanti a Taylor-Johansson e Schwärzel-Huber; si classifica invece sesto l'equipaggio Bruno Holzer-Karl Meierhans, campione dei sidecar B2B[4][5].
^(ES) Edición del Sunday 25 May 1980, Página 23 - Hemeroteca - MundoDeportivo.com, su hemeroteca.mundodeportivo.com, El Mundo Deportivo, 25 maggio 1980. URL consultato il 9 marzo 2016.
^(ES) FRANCIA:Y VAN 60 G.P. PARA NIETO, su hemeroteca.mundodeportivo.com, El Mundo Deportivo, 26 maggio 1980. URL consultato il 9 marzo 2016.
^(FR) A Kenny Roberts le GP de France, Nouvelliste, 27 maggio 1980, p. 41. URL consultato il 16 febbraio 2019.
^(FR) GP de France: Roberts intouchable en 500, Tribune de Lausanne - Le Matin, 26 maggio 1980, p. 17. URL consultato il 17 maggio 2017.
^(FR) Tabella dei risultati su racingmemo.free, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 28 marzo 2016.
Collegamenti esterni
Risultati su autosport.com, su autosport.com. URL consultato il 9 marzo 2016.
Risultati su motogp.com, su motogp.com. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2016).