Endomorfismo

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In matematica, un endomorfismo di una struttura algebrica è una funzione dall'insieme sostegno della struttura in sé, che preservi le operazioni. In altre parole, è un morfismo della struttura algebrica in sé stessa.

Definizione

Sia X {\displaystyle X} un insieme o una struttura. Si definisce endomorfismo una funzione T {\displaystyle T} tale che:

T : X X . {\displaystyle T\colon X\to X.}

L'endomorfismo si può quindi attuare su un insieme generico; in varie applicazioni risulta importante considerare gli endomorfismi basati su spazi vettoriali.

Si indica invece con E n d ( X ) {\displaystyle \mathrm {End} (X)} l'insieme degli endomorfismi di X . {\displaystyle X.}

Operazioni binarie

Se un insieme X {\displaystyle X} è dotato di un'operazione binaria {\displaystyle *} , che associa a due elementi x {\displaystyle x} e y {\displaystyle y} un altro elemento x y {\displaystyle x*y} di X , {\displaystyle X,} un endomorfismo di X {\displaystyle X} è una funzione f : X X {\displaystyle f\colon X\to X} tale che

f ( x y ) = f ( x ) f ( y ) , {\displaystyle f(x*y)=f(x)*f(y),}

per ogni x {\displaystyle x} e y {\displaystyle y} in X . {\displaystyle X.} L'esempio più importante di insieme dotato di operazione binaria è il gruppo.

Ad esempio, la funzione f ( x ) = 2 x {\displaystyle f(x)=2x} dal gruppo dei numeri interi in sé è un endomorfismo rispetto all'operazione di somma. La funzione f ( x ) = x + 1 {\displaystyle f(x)=x+1} invece no.

Spazi vettoriali

Se V {\displaystyle V} è uno spazio vettoriale, un endomorfismo di V {\displaystyle V} è un'applicazione lineare T {\displaystyle T} da V {\displaystyle V} in sé stesso T : V V . {\displaystyle T\colon V\to V.}

Data la precedente definizione relativa agli spazi vettoriali, è interessante chiedersi, essendo l'immagine dell'endomorfismo un sottoinsieme di V , {\displaystyle V,} se esistono in X {\displaystyle X} dei sottospazi U {\displaystyle U} di dimensione 1 che sono lasciati invariati per l'azione dell'endomorfismo. Ci si chiede cioè se esistono degli insiemi U {\displaystyle U} tali che T ( U ) U {\displaystyle T(U)\subseteq U} . La ricerca di questi sottospazi è riconducibile alla ricerca di particolari vettori, detti autovettori di T {\displaystyle T} [1].

Proprietà

  • Un endomorfismo che è anche biiettivo è un automorfismo.
  • La funzione identità normalmente è un endomorfismo.
  • La composizione di due endomorfismi è un endomorfismo, e quindi la composizione definisce un'operazione binaria su E n d ( X ) . {\displaystyle \mathrm {End} (X).}
  • Definiamo determinante di un endomorfismo f {\displaystyle f} su uno spazio vettoriale di dimensione finita: det [ f ] B B {\displaystyle \det[f]_{B}^{B}} , ossia il determinante della matrice associata. Esso non dipende dalla base B . {\displaystyle B.}
  • Definiamo traccia di un endomorfismo f {\displaystyle f} su uno spazio vettoriale di dimensione finita: t r [ f ] B B {\displaystyle \mathrm {tr} [f]_{B}^{B}} , ossia la traccia della matrice associata. Essa non dipende dalla base B . {\displaystyle B.}

Note

  1. ^ M. Landucci, Argomenti di geometria, Firenze, 1996, p. 222.

Voci correlate

  • Morfismo
  • Isomorfismo
  • Automorfismo
  • Endofunzione
  • Operatore (matematica)

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