Casato di Mérode

Mérode
Plus d'honneur que d'honneurs (francese)
Meer eer dan eerbetoon (olandese)

D'or à quatre pals de gueules, à la bordure engrelée d'azur
Stato Sacro Romano Impero
Paesi Bassi meridionali
Bandiera del BelgioRegno del Belgio
Bandiera della Germania Germania
Titoli
  • Principe di Rubempré (1759)
  • Principe d'Everberghe (1759)
  • Principe di Grimberghe (1842)
  • Principe di Grimbergen
  • Principe di Mérode (1929)
  • Marchese di Westerlo
  • Margravio di Bergen op Zoom
  • Freiherr del Sacro Romano Impero
FondatorePierre Bérenger
Attuale capoCharles Guillaume de Mérode
Data di fondazioneXIII secolo
Rami cadetti
  • Scheiffart von Merode (estinto)
  • Mérode-Westerloo
  • Mérode-Houffalize (estinto)
  • Mérode-Deinze (estinto)
  • Mérode-Montfort (estinto)
  • Mérode-Calvo (estinto)
Manuale
Stemma principesco del Casato di Mérode

La famiglia principesca di Mérode è una delle più importanti casate della nobiltà belga.

Il cognome della famiglia e il nome del Casato è per lo più scritto de Mérode in francese ma in origine era von Merode dovuto al lignaggio tedesco della Casata. Il nome è pronunciato van Merode in olandese.

Il Casato di Mérode giocò un ruolo importante nella storia dei Paesi Bassi del Sud e del Regno del Belgio.

Storia

Origini

La famiglia deriva dal villaggio di Merode in Germania. Merode si trova nelle vicinanze della città di Düren che si trova tra Aquisgrana e Colonia ed era parte del Ducato di Julich. Oggi è parte della municipalità di Langerwehe nello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia. Un ramo della famiglia possiede ancora il castello (Schloss Merode) da cui derivò il suo nome.

In origine la famiglia Merode ebbe il rango di Barone o Freiherr del Sacro Romano Impero. Durante il Medioevo la famiglia ebbe possedimenti e influenza a Colonia e in Renania e appartenevano all'aristocrazia 'reichsunmittelbar'. Favorito il monastero di Schwarzenbroich che fu anche il luogo di sepoltura per i defunti della famiglia. Dai figli di Werner III von Merode (+1278) discendono due diversi rami del casato. Il ramo maggiore fu chiamato 'Scheiffart von Merode'. Lo 'Scheiffart' o ramo 'tedesco' si estinse nel 1738. Il ramo minore sono i discendenti di Werner IV von Merode (1316). Questo ramo a sua volta si divise in rami diversi di cui il ramo dei Marchesi di Westerlo, chiamato 'de Mérode-Westerloo' sarebbe diventato quello di maggiore successo.

XIV e XV secolo

Dal XIV secolo in poi un ramo della famiglia acquisito potere e possedimenti più ad ovest, nel ducato di Brabante e nel Principato vescovile di Liegi nel territorio dell'attuale Belgio. In quel periodo questi territori appartenevano ai Paesi Bassi Borgognoni e in seguito ai Paesi Bassi Asburgici.

Il matrimonio di Richard von Merode con Margaretha van Wesemael segnò una nuova era nella storia della famiglia. Grazie a questo matrimonio, il casato di Merode ereditò signorie importante nel Brabante, come Westerlo e la Contea di Olen. Jean II de Mérode sposò Adelheid van Hoorn nel 1451 e portò in possesso della famiglia anche Gheel, Diepenbeek e Duffel. Attraverso questi e altri matrimoni la famiglia Merode divenne una delle più importanti famiglie nobili del Ducato di Brabante.

XVI e XVII secolo

Filippo il Bello ritratto dal Meester van de Magdalenalegende

Jean II de Mérode detenne la posizione di Lord Ciambellano e consigliere di Filippo il Bello. Dopo la sua morte nel 1551 i suoi eredi ordinarono un monumento sepolcrale per lui e sua moglie che fu costruito dallo scultore di Anversa, Cornelis Floris e si trova nella Chiesa di Gheel: fu eretto nel 1554[1].

Jean-Philippe-Eugène de Mérode-Westerloo

La Guerra degli ottant'anni danneggiò notevolmente i possedimenti della famiglia Mérode. In epoca più prospera, dopo la Tregua dei dodici anni, la fortuna della famiglia crebbe nuovamente. Nel 1626 il titolo di Marchese di Westerlo fu concesso a Philippe I de Mérode da Re Filippo IV di Spagna, ma fu il suo pronipote, Jean-Philippe-Eugène de Mérode, marchese di Westerloo, a diventare il più illustre discendente del casato è conosciuto come 'Feld-Maréchal' (Maresciallo di Campo) de Mérode e divenne un cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro. Servì come un importante comandante militare.

XVIII secolo

Nel XVIII secolo il ramo di Mérode-Westerloo ottenne grande ricchezza e potere dovuti all'estinzioni di altri rami collaterali (Mérode-Houffalize, Mérode-Deinze, Mérode-Montfort, Mérode-Calvo) e un paio di matrimoni molto interessanti. Attraverso matrimonio acquisirono i domini e i titoli di 'Principe di Rubempré', 'Principe di Everberg', 'Principe di Grimbergen' e Marchese di Trélon.

Guglielmo I dei Paesi Bassi

Durante la Rivoluzione francese i Paesi Bassi austriaci furono invasi dalle truppe repubblicane francesi e furono incorporati alla Repubblica Francese. I possedimenti della famiglia furono confiscati e i privilegi nobiliari aboliti. La famiglia fuggì in Germania per qualche tempo. Fu solo dopo la declamazione dell'Empire des Français da Napoleone nel 1804 che la famiglia poté riacquistare i loro domini e alcuni dei loro titoli. Una re-introduzione dei privilegi nobiliari comunque non sarebbe mai stata raggiunta. Come risultato i membri della famiglia Mérode divennero molto presenti nella politica e nella diplomazia. Charles-Guillaume-Ghislain de Mérode-Westerloo era stato attivo come ministro sotto il governo austriaco sin dal 1787 e avrebbe ricoperto numerosi altri incarichi di rilievo politico sotto i regimi successivi come Maire (Sindaco) di Bruxelles sin dal 1805 e Senatore dell'Empire des Français sin dal 1809. Nel 1815 divenne Gran Maresciallo della corte di Re Guglielmo I dei Paesi Bassi quando le province belghe erano parte del Regno Unito dei Paesi Bassi.

XIX secolo

Il Conte Félix de Mérode

I suoi figli Henri, Félix, Frédéric e Werner avrebbero giocato un ruolo importante della rivoluzione belga e nella vita politica del Regno del Belgio. Frédéric de Mérode divenne un nuovo eroe nazionale quando fu ucciso nella battaglia vicino a Berchem durante la rivoluzione belga, mentre Félix de Mérode divenne un importante membro del Governo provvisorio del Belgio e del Congresso Nazionale del Belgio. Dopo le prime elezioni legislative belghe, Henri de Mérode divenne senatore, mentre i suoi fratelli, Félix e Werner divennero entrambi membri parlamentari.

I discendenti di Henri, Félix e Werner de Mérode avrebbe formato diversi rami i cui discendenti avrebbero continuato a svolgere un ruolo importante nella politica e nella diplomazia belga.

L'arcivescovo Francesco Saverio de Mérode era figlio di Félix.

In riconoscimento del ruolo della famiglia il rango principesco, prima del solo capofamiglia, dal 1930 spetta a tutti i suoi membri (invece di conte).

La famosa Cléo de Mérode non era in alcun modo imparentata con questo casato.

Ritratti di famiglia

Note

  1. ^ Renzo Villa, INCESTI IRLANDESI E APOTEOSI BRABANTINE, Belfagor : rassegna di varia umanità : LXIII, 2, 2008, p. 147: "Da mezzo millennio i nobili volti marmorei del notre ami et feat chevalier conseiller et chambellan, Messire Jehan, seigneur de Merode, Leefdale, Gheele et Westerlo - lo attesta Carlo, imperatore dei romani, quinto del suo nome - e della sua consorte Anna van Gistel, sono deferentemente rivolti all'altare maggiore della chiesa che dotarono con tanta generosità. Le loro spoglie giacciono sotto il morbido letto alabastrino, monumento funebre che è massimo capolavoro della rinascenza nelle Fiandre".

Bibliografia

  • Georges Martin, Histoire et généalogie de la maison de Mérode, Lyon, 1999.
  • Hans J. Domsta, Geschichte der Fürsten von Merode im Mittelalter, Beiträge zur Geschichte des Dürener Landes Düren, 16, Düren, 1981.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Official website of the Castle of the Princes de Mérode in Westerlo, su kasteel-westerlo.be.
  • Website of Schloss Merode, recently damaged by fire, su merode.com. URL consultato il 27 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2007).
  • Article on Frédéric-François-Xavier-Ghislain de Mérode, Archbishop of Melitene (1820-1874), su newadvent.org.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 22936721 · CERL cnp00586783 · GND (DE) 118733052 · WorldCat Identities (EN) viaf-22936721
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