Carolina di Borbone-Due Sicilie

Carolina di Borbone-Due Sicilie
Carolina di Borbone-Due Sicilie ritratta da Thomas Lawrence nel 1825, Reggia di Versailles
Duchessa di Berry
Principessa di Francia
Stemma
Stemma
In carica1816 –
1820
PredecessoreMaria Luisa Elisabetta di Borbone-Orléans
Successoretitolo estinto
Nome completoMaria Carolina Ferdinanda Luisa
Altri titoliPrincipessa delle Due Sicilie
Duchessa della Grazia
Contessa Lucchesi Palli
NascitaReggia di Caserta, 5 novembre 1798
MorteMureck, 16 aprile 1870
Luogo di sepolturaCimitero di Mureck
DinastiaBorbone delle Due Sicilie per nascita
Borbone di Francia e Lucchesi Palli per matrimonio
PadreFrancesco I delle Due Sicilie
MadreMaria Clementina d'Austria
ConiugiCarlo Ferdinando, duca di Berry
Conte Don Ettore Carlo Lucchesi Palli, duca della Grazia
FigliLuisa Maria Teresa
Enrico
Anna Maria Rosalia
Clementina
Francesca di Paola
Maria Isabella
Adinolfo
ReligioneCattolicesimo

Maria Carolina Ferdinanda Luisa di Borbone (Caserta, 5 novembre 1798Mureck, 16 aprile 1870) fu principessa delle Due Sicilie per nascita e duchessa di Berry per matrimonio.

Biografia

Infanzia

Carolina, principessa delle Due Sicilie, in giovane età.[1]

Era figlia di Francesco I, re delle Due Sicilie (1777-1830), e dell'arciduchessa Maria Clementina d'Asburgo-Lorena (1777-1801), figlia, a sua volta, dell'imperatore Leopoldo II d'Asburgo-Lorena.

Primo matrimonio

Luigi XVIII e Carolina, poco dopo la nascita del figlio Enrico

Dopo aver trascorso la sua infanzia e adolescenza a Palermo e a Napoli, Carolina andò in Francia per sposare Carlo Ferdinando d'Artois, duca di Berry, figlio minore del conte d'Artois, futuro Carlo X e fratello del re Luigi XVIII. Nonostante il suo sposo avesse vent'anni in più di lei e il loro matrimonio fosse stato combinato, essi sembravano aver formato una coppia molto unita. Il palazzo dell'Eliseo fu sistemato per loro.

Vedovanza e passatempi

La Duchessa vedova di Berry in lutto coi figli prega davanti a un busto del marito di François Gérard, 1822

Dopo l'assassinio di suo marito, la duchessa di Berry si trasferì alle Tuileries. Carolina aveva un temperamento completamente opposto a quello di sua cognata, la duchessa d'Angoulême: era poco attaccata all'etichetta, amava invitare gente, ed era molto sensibile alla moda. La duchessa di Berry era una grande mecenate, che incoraggiava i pittori, i musicisti e i letterati. Dopo una rappresentazione a corte dei commedianti del Teatro del Ginnasio, ella ne prese il patrocinio e il teatro divenne famoso da quel momento, con il nome di «teatro di Madame» fino al 1830.

Carolina amava allontanarsi spesso dalla capitale, ed ebbe un ruolo non trascurabile nella voga dei bagni a mare, soprattutto a Boulogne-sur-Mer e a Dieppe, praticando volentieri questi passatempi durante le belle stagioni. Fu proprio lei a inaugurare una sezione del canale della Somme.

Primo esilio

Dopo la Rivoluzione di luglio, seguì Carlo X e la corte in esilio, cercando nel contempo di farsi proclamare reggente di suo figlio, il conte di Chambord, altrimenti noto come Enrico V.

Ritorno in Francia

Ritornò clandestinamente in Francia nel 1832 e tentò di rilanciare un'insurrezione popolare sul modello delle guerre di Vandea di epoca rivoluzionaria. La sollevazione ebbe però una risposta assai debole, e l'operazione fallì nel giro di breve tempo. La duchessa cercò rifugio in una casa a Nantes ma, tradita da un certo Deutz, dopo aver tentato invano di fuggire attraverso il camino, fu arrestata dalla polizia del ministro degli Interni Thiers.

Prigionia, scandalo e secondo matrimonio

Si aprì, allora, un assai delicato scandalo: Carolina era stata coinvolta nel malaccorto tentativo di sollevazione come vedova del figlio di Carlo X (assassinato il 13 febbraio 1820 e martire della casa reale) e madre dell'erede al trono, loro figlio il conte di Chambord.

Ma, nel corso della prigionia nella fortezza di Blaye, le nacque una figlia, Anna Maria (presto morta), evidentemente non dal defunto marito. In tale occasione la duchessa fu costretta ad ammettere un segreto matrimonio con il duca Ettore Lucchesi Palli (1806-1864)[2], un nobile siciliano.

I due fatti fecero molto rumore e vennero sfruttati con grande efficacia polemica dal governo di Luigi Filippo (che aveva fatto assistere al parto dei testimoni scelti dal maresciallo Bugeaud).

Secondo esilio

Arrestata, le fu permesso di lasciare la Francia l'8 giugno 1833 per Palermo. Da lì, si mise in viaggio per Praga, ma Carlo X rifiutava di accoglierla se non a condizioni determinate. La questione, infatti, era molto delicata in quanto la duchessa aveva agito come vedova del figlio di Carlo X e madre dell'erede al trono.

Carlo X, dunque, pretendeva la prova della esistenza di un regolare atto di matrimonio con il duca Ettore Lucchesi Palli e affidò la delicata missione a Montbel, già ministro degli interni, insieme a Ferron, già ministro degli esteri nel 1827-29. Questi intercettarono Carolina a Firenze, in settembre, e ottennero la consegna del contratto (sino ad allora conservato in Vaticano). Dopodiché la protagonista dello scandalo incontrò un secondo messaggero, Chateaubriand (anch'egli ex-ministro) a Venezia il 18 settembre e il 20 seppe che l'udienza era stata rifiutata.

Sinché non venne ammessa alla presenza del suocero, dal 13 al 18 ottobre, a Lubiana. Qui si vide allontanata dalla famiglia reale, che le rifiutò la direzione dell'educazione del figlio. Questo perché in realtà, come è risultato chiaramente anche da studi recenti, il padre della bimba partorita in prigionia, era un capo della rivolta e non il duca Lucchesi Palli, che acconsentì al matrimonio per coprire lo scandalo e perché voleva bene alla principessa.

Ultimi anni e morte

La duchessa di Berry venne quindi accolta in Belgio. Si trasferì in seguito in Austria, dove visse fino alla morte, avvenuta a Brunnsee nel 1870.

Discendenza

Figli avuti da Carlo Ferdinando, Duca di Berry:

  • Principessa Luisa Elisabetta di Francia (13 luglio 1817 – 14 luglio 1817);
  • Principe Luigi di Francia (nato e morto il 13 settembre 1818);
  • Luisa Maria Teresa d'Artois (21 settembre 1819 – 1º febbraio 1864);
  • Enrico d'Artois, Duca di Bordeaux e Conte di Chambord (29 settembre 1820 – 24 agosto 1883).

Figli avuti da Ettore Carlo Lucchesi-Palli, Duca della Grazia:

  • Anna Maria Rosalia Lucchesi-Palli (10 maggio 1833 – ottobre 1833);[3]
  • Maria Bianca Lucchesi Palli (8 dicembre 1834 - 15 dicembre 1834)
  • Clementina Lucchesi-Palli (19 novembre 1835 – 22 marzo 1925) sposò il Conte Camillo Zileri dal Verme degli Obbizi;
  • Francesca di Paola Lucchesi-Palli (12 ottobre 1836 – 10 maggio 1923) sposò Camillo Massimo, Principe di Arsoli che era figlio di Massimiliano Massimo e di Maria Gabriella di Savoia-Villafranca figlia di Giuseppe Maria di Savoia-Villafranca, e furono i genitori di Francesco, Principe e Signore di Arsoli che fu a sua volta suocero della Principessa Adelaide di Savoia, figlia del Principe Tommaso, Duca di Genova e di sua moglie la Principessa Isabella di Baviera; l'altro suo figlio Fabrizio Massimo, Principe di Roviano sposò Beatriz di Spagna, figlia di Carlos, Duca di Madrid e della sua prima moglie la Principessa Margherita di Parma);
  • Maria Isabella Lucchesi-Palli (18 marzo 1838 – 1º aprile 1873), sposò in prime nozze Massimiliano dei Marchesi Cavriani e in seconde nozze il Conte Giovanni Battista de Conti;
  • Adinolfo Lucchesi-Palli, Duca della Grazia (10 marzo 1840 – 4 febbraio 1911), sposò Lucrezia Nicoletta Ruffo di Bagnara; suo figlio Pietro Lucchesi-Palli sposò Beatrice Colomba Maria di Borbone Principessa di Parma, figlia di Roberto I, Duca di Parma e della sua prima moglie la Principessa Maria Pia delle Due Sicilie).

Titoli e trattamento

Regno di Napoli e di Sicilia
1734-1816
Carlo VII (1734-1759)
Figli
  • Maria Isabella (1740-1742)
  • Maria Giuseppina (1742)
  • Maria Isabella (1743-1749)
  • Maria Giuseppina (1744-1801)
  • Maria Luisa (1745-1792)
  • Filippo (1747-1777)
  • Carlo Antonio (1748-1819)
  • Maria Teresa (1749-1750)
  • Ferdinando (1751-1825)
  • Gabriele (1752-1788)
  • Maria Anna (1754-1755)
  • Antonio Pasquale (1755-1817)
  • Francesco Saverio (1757-1771)
Ferdinando IV (1759-1816)

Ferdinando I (1816-1825)
Figli
  • Maria Teresa (1772-1807)
  • Luisa Maria Amalia (1773-1802)
  • Carlo Tito (1775-1778)
  • Maria Anna (1775-1780)
  • Francesco Gennaro (1777-1830)
  • Maria Cristina (1779-1849)
  • Maria Cristina Amalia (1779-1783)
  • Carlo Gennaro (1780-1789)
  • Giuseppe Carlo (1781-1783)
  • Maria Amalia (1782-1866)
  • Maria Antonia (1784-1806)
  • Maria Clotilde (1786-1792)
  • Maria Enrichetta (1787-1792)
  • Carlo Gennaro (1788-1789)
  • Leopoldo (1790-1851)
  • Alberto Maria (1792-1798)
  • Maria Isabella (1793-1801)
Francesco I (1825-1830)
Figli
Ferdinando II (1830-1859)
Figli
Francesco II (1859-1894)
Figli
  • Maria Cristina Pia (1869-1870)
Alfonso (1894-1934)
Figli
  • Ferdinando Pio (1869-1960)
  • Carlo Tancredi (1870-1949)
  • Francesco di Paola (1873-1876)
  • Maria Immacolata (1874-1947)
  • Maria Cristina (1877-1947)
  • Maria di Grazia Pia (1878-1973)
  • Maria Giuseppina (1880-1971)
  • Gennaro (1882-1944)
  • Ranieri (1883-1973)
  • Filippo (1885-1949)
  • Francesco d'Assisi (1888-1914)
  • Gabriele (1897-1975)
Ferdinando Pio (1934-1960)
Figli
  • Maria Antonietta (1898-1957)
  • Maria Cristina (1899-1985)
  • Ruggero (1901-1914)
  • Barbara (1902-1927)
  • Lucia (1908-2001)
  • Urraca Maria (1913-1999)
NOTA

Con l'atto di Cannes, Carlo Tancreti avrebbe rinunciato al diritto di succedere a suo fratello Ferdinando Pio per poter entrare nella famiglia reale spagnola. Il titolo di Capo della Real Casa delle Due Sicilie fu quindi assunto dal fratello minore Ranieri, ma la presunta rinuncia di Carlo Tancredi fu contestata dal figlio Alfonso Maria che rivendicò per sé e per i suoi discendenti il titolo. Esistono quindi due possibili linee di successione:

Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo III di Spagna Filippo V di Spagna  
 
Elisabetta Farnese  
Ferdinando I delle Due Sicilie  
Maria Amalia di Sassonia Augusto III di Polonia  
 
Maria Giuseppa d'Austria  
Francesco I delle Due Sicilie  
Francesco Stefano di Lorena Leopoldo di Lorena  
 
Elisabetta Carlotta di Borbone-Orléans  
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena  
Maria Teresa d'Austria Carlo VI d'Asburgo  
 
Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel  
Carolina delle Due Sicilie  
Francesco Stefano di Lorena Leopoldo di Lorena  
 
Elisabetta Carlotta di Borbone-Orléans  
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena  
Maria Teresa d'Austria Carlo VI d'Asburgo  
 
Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel  
Clementina d'Austria  
Carlo III di Spagna Filippo V di Spagna  
 
Elisabetta Farnese  
Maria Ludovica di Borbone-Spagna  
Maria Amalia di Sassonia Augusto III di Polonia  
 
Maria Giuseppa d'Austria  
 

Onorificenze

Note

  1. ^ Ritratto di Alexandre-Jean Dubois-Drahonet.
  2. ^ Riccardo Pasqualin, I Carlisti a Venezia, su historiaregni.it.
  3. ^ Alphonse du Bouëtiez de Kerorguen

Bibliografia

  • Guido Artom, La duchessa di Berry, guerrigliera del re, Milano, Rusconi, 1982.
  • (FR) André Castelot, La Duchesse de Berry ou la mere persécutée, Paris, Éditions Perrin, 1998.
  • Alessandro Augusto Monti della Corte, L'amazzone dei gigli, Brescia, Ed. Vannini, 1961.
  • Arrigo Petacco, La signora della Vandea. Un'italiana alla conquista del trono di Francia, Milano, Mondadori, 1994.
  • Carola Bianco di San Secondo, I segreti della Duchessa di Bery. Il Canneto editore, 2021

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