Aldo Giuffré

Aldo Giuffré nel 1958

Aldo Giuffré (Napoli, 10 aprile 1924 – Roma, 26 giugno 2010) è stato un attore e doppiatore italiano.

È stato anche regista, drammaturgo e scrittore. Ha scritto quattro romanzi ed è noto al grande pubblico anche per il suo sodalizio artistico con il fratello Carlo.

Biografia

Arrivò direttamente dal teatro, dove visse una lunga gavetta che gli consentì di sperimentarsi in diversi stili espressivi, sviluppando una grande versatilità che lo fece oscillare con estrema facilità dal comico al drammatico. Debuttò nel 1947 in Napoli milionaria con la compagnia di Eduardo De Filippo, che fu il suo primo grande maestro, ma non l'unico: importanti furono nel suo percorso anche Giorgio Strehler e Cesco Baseggio. Nel giugno del 1979 un'operazione alla corda vocale sinistra lo privò della sua pastosa voce, ma non gli impedì di continuare nella recitazione.

La radio

Entrò in radio non ancora ventenne, quando fu assunto presso la sede di Napoli come annunciatore. Passato alla Rai di Roma, dai microfoni di via Asiago annunciò, il 25 aprile 1945, la fine della guerra.

Non dimenticò mai, tuttavia, la radio, ai cui microfoni interpretò radiodrammi e testi teatrali, da La fidanzata del bersagliere (1960) a O di uno o di nessuno di Pirandello (1965), da Il compleanno di Pinter (1965) a Improvvisamente una notte di Paso (1967), da I corvi del signor Walsh di Sheimer a Il malato immaginario di Molière, passando per trasmissioni di intrattenimento come Gran varietà, Voi ed io (1970), Ciao domenica (1974) e Più di così... (1977).

Il teatro

Tornato a Napoli, recitò dal 1947 al 1950 nuovamente nella compagnia di Eduardo De Filippo (Filumena Marturano, Questi fantasmi!, Le bugie con le gambe lunghe, Le voci di dentro, La grande magia, La paura numero uno) con la quale rimase fino al 1952, abbandonandola di tanto in tanto per interpretare, nonostante il suo passato artistico dialettale, i grandi classici del palcoscenico come Čechov e Goldoni, nelle elaborazioni di Luchino Visconti e Anna Magnani.

Affrontò ancora il teatro in lingua nel 1950, debuttando a Roma con Andreina Pagnani in Chéri di Colette. Dopo aver lavorato con Luchino Visconti a Roma e Virginio Puecher a Napoli, si trasferì al Piccolo Teatro di Milano, offrendo una memorabile interpretazione in Le notti dell'ira (1956, per la regia di Giorgio Strehler).

Nella stagione teatrale 1972-1973 iniziò a recitare insieme col fratello Carlo (nella commedia Un coperto di più di Maurizio Costanzo), con il quale formò poi una compagnia durata circa dieci anni.

Il cinema

L'approdo al cinema avvenne nel 1947, mentre ancora lavorava con Eduardo De Filippo. Esordì nel film drammatico Assunta Spina di Mario Mattoli, con Anna Magnani dimostrando di essere in grado di cimentarsi anche con un genere così intenso.

Recitò in altri vari film tra cui Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica (1963) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone, passando per innumerevoli film con Totò fino alle commedie degli anni settanta. La sua ultima apparizione cinematografica fu in La repubblica di San Gennaro di Massimo Costa (2003).

Nel corso della sua lunga carriera, circa sessant'anni, Aldo Giuffré ha ricevuto numerosi premi in campo teatrale, cinematografico e televisivo, tra i quali per due volte il Premio Simpatia (1974 e 1984) in Campidoglio e una candidatura al David di Donatello per il film Mi manda Picone di Nanni Loy.

La televisione

Dal 1960 si dedicò soprattutto alla televisione: inaugurò nel 1961 le trasmissioni del secondo canale con La trincea di Dessì e continuò prendendo parte a numerose commedie e conducendo alcune trasmissioni di varietà grazie alle sue doti di attore che si rivelarono al pubblico del piccolo schermo nelle numerose apparizioni in spettacoli di prosa. Partecipò anche ad originali e sceneggiati televisivi, tra cui La figlia del capitano (1965), nel ruolo del tenente Svabrin, gli episodi della serie Le avventure di Laura Storm, L'eredità della priora (1980) tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello. Nel 1973 condusse il varietà Senza rete.

Vita privata

È stato sposato, in seconde nozze, con l'attrice Liana Trouché, morta nel 1981 in un incidente stradale. Dalla loro unione, nel 1965, era nata Jessica. In seguito Giuffré ha incontrato la terza moglie, Elena Pranzo Zaccaria, rimasta al suo fianco fino alla morte dell'artista, giunta all'età di 86 anni all'ospedale San Filippo Neri di Roma la notte del 26 giugno 2010. I funerali si celebrarono il 30 giugno a Roma presso la chiesa della Beata Vergine Maria Immacolata alla Giustiniana; l'attore venne quindi sepolto nel cimitero Flaminio.

Teatro

Filmografia

Aldo Giuffré interpreta il capitano Clinton ne Il buono, il brutto, il cattivo

Cinema

Aldo Giuffré (a destra) con Pietro Carloni e Totò in una scena del film Totò contro il pirata nero

Televisione

  • Madre allegria, di Luigi F. De Sevilla e R. Sepulveda, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 24 dicembre 1954.
  • I masnadieri di Friedrich Schiller, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 2 ottobre 1959.
  • Tre poveri in campagna, regia di Peppino De Filippo, trasmessa il 25 settembre 1960.
  • Macbeth di William Shakespeare, regia di Alessandro Brissoni, trasmessa il 4 novembre 1960.
  • Tenente Sheridan (2 episodi, 1959-1960)
  • Racconti dell'Italia di ieri - Terno secco (1961) Film Tv
  • La trincea (1961) Film Tv, regia di Vittorio Cottafavi
  • Ancora un giorno, atto unico di Joseph Conrad, regia di Flaminio Bollini, trasmesso il 8 febbraio 1962
  • Racconti dell'Italia di oggi - Una lapide in Via Mazzini (1962) Film Tv
  • Operazione Vega (1962) Film Tv
  • Scherzoso ma non troppo (1964) Film Tv
  • Antonello capobrigante calabrese (1964) Film Tv
  • La maschera e il volto (1964) Film Tv
  • La potenza delle tenebre (1965) Film Tv
  • La figlia del capitano (1965) Serie Tv
  • La sera del sabato (1966) Film Tv
  • Le avventure di Laura Storm (7 episodi, 1965-1966)
  • L'idolo delle scene (1967) Film Tv
  • Il mestiere di vincere (1968) Miniserie Tv
  • Nero Wolfe (1 episodio, 1969)
  • Quel negozio di piazza Navona (1969) Miniserie Tv
  • Un mese in campagna, regia di Sandro Bolchi (1969)
  • Mai di sabato signora Lisistrata, regia di Vito Molinari (1971)
  • L'eredità della priora, regia di Anton Giulio Majano (1980), tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello.
  • Aeroporto internazionale (1985)
  • Il morso del serpente, regia di Luigi Parisi - film TV (1999)
  • Suherio (2004) Film Tv
  • L'inferno della Poesia Napoletana - Versi proibiti, ma tanto graditi

Aldo Giuffré partecipò inoltre ad alcune serie di sketch della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello pubblicizzando:[1]

  • nel 1958, le caramelle Golia della Caremoli;
  • nel 1960, la benzina Esso (solo voce, con Alighiero Noschese);
  • nel 1962, le lavatrici Candy;
  • nel 1967, la pasta Agnesi;
  • nel 1968, con Lina Trouché le macchine per cucire Singer;
  • nel 1969, con Fulvio Mingozzi, le polveri per acqua minerale Idriz della Carlo Erba;
  • dal 1972 al 1976, con Rosanna Schiaffino, Hal Yamanouchi e Vera Druidi, le cucine Unibloc della Ariston (Merloni).

Prosa radiofonica Rai

Varietà radiofonici Rai

Doppiaggio

Doppiatori Italiani

Note

  1. ^ Marco Giusti, Il grande libro di Carosello, II edizione, Sperling e Kupfer, ISBN 88-200-2080-7

Bibliografia

  • Dizionario del cinema italiano. Gli attori. Vol. 1: A-L., Gremese Editore, Roma, 2003 ISBN 9788884402134
  • Le teche Rai, La prosa televisiva dal 1954 al 2008.

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su aldo-giuffré.it. Modifica su Wikidata
  • (EN) Aldo Giuffré, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • Registrazioni audiovisive di Aldo Giuffré, su Rai Teche, Rai. Modifica su Wikidata
  • Aldo Giuffré, su CineDataBase, Rivista del cinematografo. Modifica su Wikidata
  • Aldo Giuffré, su MYmovies.it, Mo-Net Srl. Modifica su Wikidata
  • Aldo Giuffré, su FilmItalia.org, Cinecittà. Modifica su Wikidata
  • (EN) Aldo Giuffré, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Aldo Giuffré, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • Aldo Giuffré nel Dizionario dello Spettacolo del '900, su delteatro.it. URL consultato il 4 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
Controllo di autoritàVIAF (EN) 87241267 · ISNI (EN) 0000 0001 0922 2695 · SBN CFIV064891 · LCCN (EN) n2003018085 · GND (DE) 172682193 · BNE (ES) XX1515565 (data) · BNF (FR) cb14181773x (data) · J9U (ENHE) 987007426816605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2015144430
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